Le origini del cinema – Scuola di Brighton
- Annamaria Niccoli
- 15 gen 2018
- Tempo di lettura: 1 min
Scuola di Brighton (di Annamaria Niccoli)
L’arco temporale in cui lavora la scuola di Brighton, dal 1896 al 1915. Il padre della scuola può essere considerato Robert William Paul. La scuola di Brighton può essere considerata ufficialmente come i terzi capisaldi della fondazione del cinema. Le origini del cinema inglese per diverso tempo sono state occultate a vantaggio dei francesi e degli americani realtà la scuola a Brighton era formata da un gruppo di ricercatori, fotografi, inventori e operatori registri inglesi che si riunivano spesso allo Hove Camera Club di Brighton, località balneare poco distante da Londra. E con loro che si inizia a parlare di linguaggio cinematografico. Inizialmente seguirono la regia e le invenzioni di Georges Méliès, successivamente diedero vita a molte ricerca e sperimentazione per risolvere problemi tecnici delle nuove attrezzature cinematografiche. Questi ricercatori inglesi si specializzarono in documentaristica, usando molto il montaggio e i piani ravvicinati. Il capostipite del gruppo è considerato il fotografo e inventore William Fraise-Green, che nel 1893 brevetto a Bringhton una delle prime macchine da presa. A lui si aggregò Alfred Esme Calling, anch’esso fotografo. Importante fu l’entrata nel gruppo dell’ ingegnere meccanico Alfred Darling, uno dei maggiori inventori inglesi di apparecchi cinematografici. Come registi gli elementi di spicco del gruppo furono George Smith and James Williamson. Nel 1896 Smith e Darling crearono una macchina da presa e l’anno successivo cominciarono a girare i primi film. Inizialmente si interessavano di attualità, successivamente effettuarono molte riprese di attori del vaudeville. Nel 1901 James Williamson in “Fire ” riprende con una cinepresa un carro dei pompieri che corre per spegnere un incendio in una casa. Epworth decide di specializzarsi nelle riprese della fuga inseguimento, in inglese “chase”. L’inseguimento è un genere di ripresa cinematografica attualmente in uso, che da sempre il migliore effetto del cinema in movimento. Vi sarà anche L’invenzione delle riprese del campo e controcampo, dove l’attore viene ripreso sia frontalmente che di spalle; l’attore non si muove più su un palco di teatro, ma si muove come nella vita reale. Il regista Smith si era specializzato nelle riprese di primo piano degli attori, anche perché lui era un fotografo il ritrattista. Venne inventato anche il montaggio analitico, che era la ripresa di una scena sia a figura intera virgola che in primo piano. Il pubblico però ancora non era pronto per queste novità, e e Smith fu costretto momentaneamente a interrompere questo tipo di riprese. Questo tipo di ripresa dallo stesso regista venne ripreso nel 1903. L’invenzione anticipo così tanto i tempi, che questo tipo di riprese cinematografiche vennero adottate dagli americani solo dopo il 1910. Entro il primo decennio del 1900 Francia, Italia e Stati Uniti si interessarono molto all’industria del cinema, stranamente escludendo proprio la Gran Bretagna uno dei paesi che ha contribuito nello suo sviluppo. Il primo conflitto mondiale fu il declino del cinema europeo e molti attori e registi furono costretti ad emigrare a Hollywood. Il cinema della scuola di Brighton è diverso dal cinema francese di George Méliès. Per il regista francese il cinema è il teatro dell’impossibile, dell’anarchia. Mentre il cinema inglese era governato dalla rigida morale vittoriana. Per gli inglesi il cinema doveva principalmente servire all’educazione dello spettatore e al rispetto della morale del regno britannico. Sin dai primordi del cinema i registi erano anche attori e montatori dei propri film; questa peculiarità diede loro modo di avere molta libertà espressiva. Però questo tipo di cinema visse per poco tempo, perché questi registi non avevano alcuna conoscenza manageriale. Sin dal primo 900 in Italia, in Francia, negli Stati Uniti inizia a strutturarsi a livello industriale, ossia vennero create delle case cinematografiche, American Mutoscope e American Vitagraph. Thomas Edison, compreso da tempo che il cinema era una grande invenzione, per rimanere al passo con le nascenti industrie cinematografiche fu costretto a produrre molti più film. Decide così di chiamare dall’Inghilterra Edwin Porter. E nel 1903 che Porter realizza il suo film più importante, rapina al treno, Dov’è la scena più rappresentativa del film è l’attore protagonista, uno dei rapinatori, che spara in direzione della cinepresa. In questo film Porter è la prima volta che userà tutti attori, quindi non è più un film documentaristico. La grande rapina al treno fu il primo grande successo al cinema. Nei primi anni del cinema erano molto importanti i set scenografia, e non gli attori o i registi.
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