top of page

Le origini del cinema – Georges Méliès

  • Immagine del redattore: Annamaria Niccoli
    Annamaria Niccoli
  • 14 gen 2018
  • Tempo di lettura: 1 min

Le origini del cinema – Georges Méliès                                    (di Annamaria Niccoli)


Georges Méliès è universalmente riconosciuto come il secondo padre del cinema virgola dopo i Fratelli Lumiere. È stato regista, illusionista, attore di tutti i suoi film. Melies, come tutti gli attori delle origini del cinema provengono dal teatro. Lui è il creatore del cinema fantastico, quello che ora è il filone fantascientifico. Fu anche l’inventore di molti trucchi di regia, come il montaggio e gli effetti speciali. La tradizione vuole che questa invenzione capito per caso, mentre stava facendo delle registrazioni all’aperto la registrazione della pellicola si bloccò. Dopo aver risolto il problema della cinepresa Méliès riprese la registrazione. Solo dopo, al momento dello sviluppo della pellicola, si accorse che le immagini d’un tratto erano scomparse, come se tutto quello che fosse passato davanti all’obiettivo si fosse dissolto nel nulla. I suoi primi film erano molto simili a quello dei Fratelli Lumiere, ma presto trovo una sua connotazione stilistica ben precisa, la magia. Fra i primi effetti speciali inventati da Méliès, fu Mascherino-contromascherino, ovvero l’inquadratura viene divisa in due parti, ovvero prima viene impressa una parte, successivamente viene impressa la seconda parte. Venne inventato anche l’arresto della ripresa, che consiste nel far comparire e scomparire un attore o un oggetto. Spostamento della cinepresa in avanti e dietro, utilizzato per ingrandire rimpicciolire un’inquadratura. Lo Stop Motion, che serve a far apparire e scomparire attori o oggetti. Con i film di Melies si entra in un mondo irreale. Il primo film in cui compare il montaggio è, “sparizione di una signora” al teatro Robert-Houdin 1896, in cui vi è lo stesso regista protagonista, che fa scomparire con un velo una donna per far comparire uno scheletro al posto di essa. I  film più importanti di questo regista e mago francese furono: “l’uomo dalla testa di caucciù” 1901, “l’uomo orchestra” 1900, “viaggio sulla luna” 1902. L’ultimo film citato descrive il sogno nel cassetto che l’uomo ha sempre avuto, arrivare sulla luna. Il primo film ad avere successo mondiale. Il film è direttamente ispirato all’opera letteraria di Jules Verne. Il film fu il primo caso di pirateria, copyright; Strano ma vero, dei signori per conto di Thomas Alva Edison, riescono ad avere una copia del film, dalla quale verranno stampate centinaia di copie, e verranno proiettate in tutta America senza pagare un centesimo di diritti di autore a George Melies. Il film è composto da diciassette quadri per la durata complessiva di quindici minuti circa. Nel film Melies farà arrivare uomo sulla Luna con un missile allo lo scopo di studiare il suolo lunare. Qui avverrà l’imprevedibile e l’impensabile, i viaggiatori si incontreranno gli extraterrestri. Gli attori si muovono come se fossero su un palco, le riprese sono a figura intera, le scenografie sono teatrali, solo in fase di montaggio compariranno gli effetti speciali. Infine, la scena del razzo che si va a conficcare nell’occhio della luna, entrata di diritto a far parte dell’immaginario collettivo, contiene il primo tentativo di zoomata della storia del cinema. Martin Scorsese nel suo “Hugo Cabret” ha raccontato proprio  la genesi del film, seppur in una situazione volta in favola. Nel film, “le manoir du diable” della durata di 3 minuti, si possono rintracciare le origini del cinema Horror. Possiamo dire che Méliès fu anche inventore del cinema a colori. Negli studi di Montreuil le pellicole venivano colorate a mano. Era un procedimento difficile, spesso realizzato solo dalle donne, che con una lente d’ingrandimento coloravano amano tutti i fotogrammi con delle tinte che mantenevano l’effetto della trasparenza. Come i fratelli Lumière erano riusciti a portare la cinepresa fuori dalla sala di posa, a registrare la vita reale, quindi documentaristica, George Méliès riporta la cinepresa nelle sale di posa o di un teatro. Il pubblico verrà attratto dalle storie, dalle magie, dalla narrazione, quindi si avrà un affermazione definitiva del cinema fantastico su quello documentaristico. Diresse più di 500 film tra il 1896 e il 1914, dalla durata variabile da uno a 40 minuti. Solo circa 200 film sono giunte fino ai nostri tempi, di cui alcune sono solo dei frammenti. Il regista francese fu anche fondatore della casa cinematografica Star Film. Nel 1913 la compagnia cinematografica andò in bancarotta causa la politica commerciale. Melies vendeva le copie dei suoi film ma non percepiva alcun diritto d’autore per le singole proiezioni. Il regista realizzò alcuni film per la casa cinematografica Pathè. Con l’avvento della Prima Guerra Mondiale il regista verrà dimenticato, forse lo spettatore ha smesso di sognare. Il declino del regista fu inesorabile. Nel 1925 sposò la sua principale attrice Jeanne D’Alcy, e andarono a vivere a Paris-Montparnasse, dove insieme gestirono un chiosco di dolci e giocattoli. Nel 1931 Melies riceve la Légion d’Onore direttamente dalle mani di Louis Lumiere. Nel 1932 gli venne data la pensione per meriti speciali dal Sindacato degli Artisti, e si ritirò in una casa di riposo, dove vi morire nel 1938.

ความคิดเห็น


© 2023 by JACK SMITH PHOTOGRAPHY.

 Proudly created with Wix.com

  • cinguettio
  • Youtube
  • Instagram
  • Facebook Icona sociale
  • w-flickr
bottom of page