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“Unfriended” di Levan Gabriadze    (Annamaria Niccoli)

  • Immagine del redattore: Annamaria Niccoli
    Annamaria Niccoli
  • 16 mar 2018
  • Tempo di lettura: 1 min

“Unfriended” di Levan Gabriadze    (Annamaria Niccoli)


“Unfriended”  è stato scritto da Nelson Graves e inizialmente si intitolava “offline”. unfriended è un thriller horror, diretto da Levan Gabriadze del il film è una variante del sottogeneri dell’horror del fan footage visto che non è ripreso da una telecamera manuale ma è ambientato completamente sullo schermo di un Mac Book Air appartenente a Blaire. La protagonista, interpretata la Shelley Hennig. Il film è un mokudocumentary, genere cinematografico o televisivo, nel quale eventi appositamente realizzati per la trama sono presenti come reali o creati per la narrazione. Il film è stato registrato nel 2014, uscito nelle sale cinematografiche il 18 giugno 2015. Tanto per iniziare la visione della pellicola ci porta ha una visione drammatica, quello del suicidio di Laura. Il 12 aprile 2014 un gruppo di amici decide di fare una chat di gruppo sul noto social network Skype esattamente un anno dopo il suicidio della loro coetanea Laura avvenuto dopo un pesante attacco di cyberbullismo, che la porto al suicidio. improvvisamente durante la chat sboccano account appartenenti alla giovane suicida i ragazzi pensavo inizialmente ad uno scherzo. Qui è il colpo di scena, Mentre i ragazzi parlano si accorgono che nella loro chat è collegato un altro utente da loro non invitato. Quasi subito all’inizio della chat lo sconosciuto inizia a interagire con i ragazzi. ma chi cerca di spegnere il computer o di uscire dalla chat muore improvvisamente. Si scoprirà che L’intruso è Laura tornata vendicarsi di quell’attacco di cyberbullismo che la porto a togliersi la vita per vergogna. Non è noioso il film, anzi appassionante. l’uso alternativo di tutti i social network più noti Skype e Facebook YouTube, Messenger come Chat roulette, lo spettatore rimane incollato allo schermo per i quasi 90 minuti una volta uscito dalla sala ci penserà due volte prima di usare male i suoi social network, perché tutto quello che viene messo in rete rimane per sempre, anche gli errori. La trama del film è eccezionale, anche se vi sono dei palesi errori, come presentare dei ragazzi frequentanti le scuole superiori che già vivono da soli. La scelta di realizzare totalmente un film ambientato solo nello schermo di un PC è una trovata innovativa, però dopo poco rende la visione noiosa, quasi a voler scappare da quella ambiente chiuso. Una curiosità: tutti gli account creati apposta per il film tutt’ora esistono e si trovano su Facebook. Film da vedere, ma anche un po’ noioso, colpa di alcune scene un po’ troppo lunghe e mute.

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