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Una First lady di nome Jacqueline

  • Immagine del redattore: Annamaria Niccoli
    Annamaria Niccoli
  • 27 nov 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Una First Lady di nome Jacqueline   (di Annamaria Niccoli)

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Jacqueline Lee Bouvier  nasce nel 1929 nel New England, il padre di origine francese, da una famiglia aristocratica. Jackie, com’era chiamata in casa, ben presto si mostra come una ragazza molto bella e intelligente. Nel 1947 venne eletta reginetta al ballo delle debuttanti. E’ durante questo evento che ha l’ opportunità di conoscere una delle famiglie più potenti degli Stati Uniti d’America, i Kennedy, di origine irlandese, appartenente al Partito Democratico. In un dei tanti ricevimenti organizzati dalla famiglia Kennedy, la ragazza incontra John Fitzgerald Kennedy. E’ amore a prima vista! Il fidanzamento durerà poco tempo, i due giovani si sposeranno il 12 settembre 1953. Dalla loro unione nacquero quattro figli, di cui Arabella e Patrick morirono appena nati. Quel giovane marito nel 1960 divenne Presidente degli Stati Uniti e Jacqueline divenne la più giovane First Lady, appena trentunenne. Purtroppo , sia il matrimoni che la presidenza durarono pochi anni, il 22 novembre 1963, il giovane Presidente Democratico morì in un attentato a Dallas. Un matrimonio quello della aristocratica Jackie non molto tranquillo, causa le “scappatelle” del marito. Una delle amanti più note fu Marilyn Monroe. La giovane sposa riuscirà a nascondere la crisi coniugale. Quando l’8 settembre 1960 i giovani coniugi divennero inquilini della casa più “potente” e famosa del mondo, la Casa Bianca, Jackie viene definita la moglie ideale di un Presidente; bella, elegante, intelligente, al contrario delle altre “prime donne” che l’ hanno preceduta, Impacciate, fredde, distaccate e mute. Lei amava l’arte, in particolar modo quella francese; è considerata tutt’ora una icona di stile. Lei amava molto quasi tutti gli stilisti europei, preferendo le maison di Hermes e Chanel. Su di lei verranno creati degli abiti, quasi rivoluzionari nella moda, in particolar modo in quella statunitense.  La First Lady aveva una personalità molto forte, quasi da rischiare di oscurare la figura di suo marito John, il Presidente. Succedeva spesso che il pubblico televisivo seguisse i viaggi della coppia presidenziale solo per vedere la giovane Jackie. Certamente il Presidente Kennedy se ne giovò molto dell’immagine della moglie. Il 22 novembre 1963 la coppia presidenziale arrivò a Dallas per la nuova campagna elettorale delle presidenziali , per il 1963-68. Jacqueline indossa un delizioso tailleur, corredato da cappellino forma tamburello, color rosa confetto; Abito preferito dal Presidente. Poche ore dopo succederà la tragedia che spezzerà per sempre l’amore della giovane coppia e “il sogno americano”. Jacqueline  non volle togliere quell’abito recante vistose tracce di sangue, nemmeno quando il nuovo Presidente  Lyndon Johnson si appresta a fare giuramento.

Solo la mattina del giorno seguente la giovane vedova tolse l’abito, che una cameriera lo raccoglierà per chiuderlo in uno scatolo. Successivamente la scatola venne spedita alla madre. Sul coperchio vi era scritto “22 novembre 1963”. Dopo qualche anno la scatola venne consegnata all’Archivio Nazionale del Maryland, dove per volontà della figlia Caroline, l’abito non potrà essere visto fino al 2103, perchè quell’abito rappresenta la vergogna nazionale e politicamente è la coscienza sporca degli Stati Uniti d’America.

Jacqueline  rimarrà nel tempo molto legata alla famiglia del marito, fino all’altra tragica morte del cognato Robert Kennedy, per poi ritirarsi a vita privata e sposarsi con l’armatore greco Aristotele Onassis. Morto il secondo marito L’ex First Lady si riavvicina alla famiglia  Kennedy, tanto da sostenere la candidatura a Senatore di Bobby e del Presidente democratico Clinton. Il 19 maggio del 1994 a New York , Jacqueline Lee Bouvier Kennedy Onassis si spegne, circondata dall’affetto dei due figli John jr. e Carolina. Certamente il suo mito e quello del Presidente Kennedy non tramonteranno mai.

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