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THE DRESSMAKER – Il diavolo è tornato – di Jocelyn Moorhhause (di Annamaria Niccoli)

  • Immagine del redattore: Annamaria Niccoli
    Annamaria Niccoli
  • 8 nov 2017
  • Tempo di lettura: 1 min

“The Dressmaker – Il diavolo è tornato –  è un film del 2015, diretto da Jocelyn Moorhause. La trama prende spunto dall’omonimo romanzo di Rosalie Ham. L’attrice protagonista è Kate  affiancata da Jugy Davis, Liliam Hemsworth e Hugo Weaving. La fotografia è di Donald Mac Alpine, le musiche di David Hirschfelder. L’ambientazione  del film dalle prime scene, apparentemente sembra essere ambientato nel vecchio far west, invece lo spettatore si trova immerso negli spettacolari territori semi desertici australiani. La trama del film si svolge in un piccolo paesino Dungatar.  E’ il 1951 , “Tilly” (K. Winslet) ritorna nel suo paesino d’origine, dove venti anni prima.  Ancora bambina, è stata cacciata dalla comunità perchè considerata una vergogna, figlia del peccato, figlia di ragazza madre, Molly Dunnage “Molly la pazza” (Juty Davis).  “tilly” è stata considerata lei la causa di morte di un altro ragazzo della comunità; Si scoprirà poi che lei non è colpevole di niente. Tilly appena scesa dal treno sussurra parole di fuoco, che fanno comprendere immediatamente allo spettatore che il film ha una trama niente affatto tranquilla. Presto in quel lontano paese scoppierà la guerra. Sarà una guerra diversa da tutte le altre, non di armi e coltelli, ma l’ arma sarà una scintillante macchina da cucire Singer. “Sono tornata bastardi!” E vendetta sarà!

Tilly, oramai diventata adulta, pretende la verità su quel fatto oscuro successo nella comunità. Tilly, durante il suo forzato esilio, ha vissuto fra Parigi e Londra, diventando una nota stilista dell’alta moda. Da notare quando la protagonista scende dal treno, indossa un bellissimo abito di Dior. Il lavoro cinematografico della Moorhause mostra forti contrasti, la bellezza degli abiti creati dalla stilista aiutata dalla madre “Molly la pazza”, che dopo tanti anni si sono riappacificate e la bruttezza di quel paese, che nasconde quello spirito marcio di persone che si ostinano a non guardare in faccia la verità. I bellissimi abiti creati dalle due donne non fanno che scatenare l’invidia delle altre donne del villaggio. gli abiti mostrano una bellezza senza eguali, che tutte vorrebbero indossarli, anche se il loro costo a volte è molto costoso. Ecco che la guerra fra donne è servita! Invidia, vanità cattiveria, superbia sono le caratteristiche di questa apprezzabile opera cinematografica. Altre piccole perle di bellezza di “Il diavolo è tornato” sono i riferimenti a vari film che da tempo sono entrati a far parte della storia del cinema mondiale, come : “Viale del tramonto”, “Macbeth” e “Gilda”. Anche se in qualche parte la scrittura va a perdersi, nel raccontare una improbabile storia d’amore, Il film merita d’essere visto più volte, un bel noir, dalle tinte forti, bellissimi panorami, stupendi abiti di moda.

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