“Mine” di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro 2016
- Annamaria Niccoli
- 27 dic 2018
- Tempo di lettura: 1 min
“Mine” ( di Annamaria Niccoli)
“Mine“, film scritto e diretto da Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, del 2016, con protagonisti Mike Stevens e Tommy Madison. Due registi molto giovani ma che di talento. Mine, perla tutta italiana, è un orgoglio italiano in terra”straniera”. Ai Fabio va il merito di aver avuto il coraggio di realizzare un progetto così grande; magari facessero tutti così! Purtroppo in Italia , per i grandi film ci vogliono i soldi, quei pochi che arrivano vanno ai “soliti nomi conosciuti”. Il cinema “indipendente” da noi è per pochi! Ci vogliono i soldi, i progetti, le novità, sono destinate a rimanere nel cassetto! In Italia le novità non rendono, non partono, perché quando tu hai un’idea e la presenti al produttore “…la registriamo o doppiamo in inglese!…I costi per la produzione lievitano, così i giovani registi italiano scappano all’estero. Ma siamo in Italia! Bel film con tantissimi stereotipi del film americano Ma questo non è necessariamente un male se viene fuori una storia interessante. Un soldato americano durante una missione calpesta una mina e resta intrappolato da solo nel deserto senza la possibilità di muoversi .La produzione italiana si concentra attualmente sulle commedie cercando molto spesso la comicità ovunque anche dove non ci starebbe, ma molte pellicole sono scritte così male con forzatura, è così evidente che finiscono per non far ridere. Dati alla mano vedi che gli incassi di un film come “Mine” in Italia ha incassato al botteghino un milione e mezzo di Euro contro i 6 milioni di un film del calibro di “La La Land” che vengono loro volta surclassati dai 12 milioni di incasso registrati per “Cinquanta sfumature di nero” cioè “Cinquanta sfumature di nero” in Italia avuto il doppio del successo di là la Land tu dieci volte successo su “Mine”. La trama di questo “Mine” è semplice. Un tiratore scelto dei marines insieme al compagno di vita e compagno di squadra viene inviato in una missione segreta del deserto per uccidere un pericoloso terrorista poi succedono tanti imprevisti. Le cose si complicano e sono costretti a fuggire dal luogo dell’agguato dopo una tempesta di sabbia Si perdono nel deserto finiscono in un campo minato e qui arriva un vero colpo di scena del film, ovvero un soldato calpesta una mina e resta fermo bloccato da solo nel deserto. Fermi, se ti muovi muori. Intorno al protagonista si sviluppa la sua biografia che ci svela attraverso le sue visioni le giustificatissime allucinazioni, provocate da disidratazione e denutrizione sotto il sole cocente del deserto c’è una situazione fisicamente e psicologicamente estrema. Tutti i colpi di scena nel finale. La regia e l’impegno mentale, l’ ispirazione e gli effetti artistici arricchiscono il finale. Questo film è molto bello. Aiutandolo ad avere una maggiore successo questo film. Voglio supportare i registi Fabio & Fabio che secondo me possono offrire veramente tanto al cinema sia italiano che internazionale. Hanno davvero delle grandi menti, delle grandi idee.
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