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“EX MACHINA” 2015

  • Immagine del redattore: Annamaria Niccoli
    Annamaria Niccoli
  • 7 giu 2017
  • Tempo di lettura: 1 min

(di Annamaria Niccoli)

“Adesso sono diventato Morte, il distruttore dei mondi” (Robert Oppenheimer)

“Ex Machina”film del 2015, regia  di Alex Garland. E’ un film di fantascienza definito thriller psicologico, che parla dei rapporti alterati fra uomo e intelligenza artificiale. L’opera cinematografica può essere considerata come un film “acquario”, ovvero dove quasi tutte le scene del film si svolgono in interni. Le scene sono registrate in una grande villa altamente tecnologica, priva di finestre, con tante vetrate e lunghi corridoi, che ricordano le atmosfere cupe di Kubrick. Nella villa vi abita una sola persona, uno scienziato, un vero genio, che studia l’intelligenza artificiale, Nathan Bateman (oscar Iaac). Lo studioso cha creato un robot con il corpo di un cyborg e il viso di una donna, Ava (Alicia Vikander). Un giovane programmatore, Caleb Smith (Domnall Gleeson) che lavora per la più grande società internet del mondo, Blue Book. Caleb partecipa e vince un concorso per programmatori, in premio vi è la possibilità di lavorare una settimana nel rifigio-laboratorio di Nathan. Il giovane parlando con lo scienziato scopre che prenderà parte ad un esperimento che lo porterà ad interagire con l’androide Ava, la prima vera intelligenza artificiale del mondo. Nel laboratorio vi è anche un altro robot, si chiama Kyoko (Sonia Mizuno)

Purtroppo Lo scienziato vive nel culto di se stesso, non ha amici, vive volutamente isolato da tutto e tutti, vive in quella villa trasformata in una gabbia dorata, che però nasconde oscuri segreti; ama la sua “fedele” e silenziosa segretaria robot Kyoko. Lo scrittore e regista Garland con la sua opera analizza attentamente il concetto di intelligenza artificiale, ma studia anche i comportamenti dell’uomo che deve confrontarsi con una donna robot.  La citazione fatta di Oppenheimer  è voluta,  in quanto fu lui uno degli scienziati artefici della bomba atomica. La frase è ripetuta nel film  per mettere in evidenza il percorso evolutivo fatto dall’uomo e quale arma abbia creato, e se nessuno riesce a tenere a bada le menti “pericolose” di alcuni uomini, si potrebbero scatenare guerre mondiali atomiche. Non è un caso che nel film si sente per pochi secondi la canzone di “Enola Gay. Il film ci mostra un opera fantascientifica non molto lontana dalla realtà. L’agghiacciante esperimento cui viene  collaborerà il giovane programmatore, sembra apparentemente innocuo, che progressivamente si trasforma in un test, e si creerà un conflitto psicologico fra l’uomo e la macchina; Il robot è stato programmato per avere anche sentimenti umani.

A metà film i tre protagonisti entreranno palesemente in conflitto, un triangolo amoroso, due uomini e una macchina. La prova uomo macchina si chiama Test di Turing. La prova verrà considerata quando intelligenza artificiale e intelligenza umano entreranno in interazione e quando l’uomo non riuscirà a distinguere se la sua interazione è con un altro uomo o con la macchina.  Caleb e Ava parlano l’uno di fronte all’altro, ma durante la conversazione nel laboratorio succedono dei brevi blackout, conseguentemente il sistema di video sorveglianza della villa smette di funzionare. L’androide Ava approfitta di questi blocchi nell’energia elettrica e cerca di avvisare Caleb di non fidarsi dello scienziato, di non fidarsi di nessuno, I test continuano e  il giovane è pervaso da mille dubbi, seguire Nathan o seguire i consigli del robot. La bravura del regista sta qui, Creare il dubbio anche allo spettatore; Ava si sta nascostamente innamorando di Caleb? Ava ha un fine nascosto nell’amore con Caleb? Come i protagonisti del romanzo sono pervasi dal dubbio, anche il dubbio dello spettatore è lo stesso; Tutto è reale?

No. Ava e un androide che è programmato a pensare come un uomo, quindi ha dei sogni, come la libertà. E’ nel finale che il mistero s’infittisce, facendo diventare il film un thriller psicologico. Anche l’altro androide donna, schiava sessuale dello scienziato, prova dei sentimenti, anche lei sogna la libertà. Nathan in realtà non ha insegnato lei il vero significato di questa parola, è tramite Ava che inizia a comprendere il vero significato. Comprendere il finale del film è difficile ad una prima visione, anche perchè il regista ha lasciato una libera interpretazione. E’ l’uomo a giocare e legare a se gli androidi, oppure sono gli androidi a comandare, per poi distruggere, i loro creatori umani?. Alex Garland si occupa di un problema che realmente sta interessando le ricerche umane nello studio delle funzionalità dei robot; dare loro una coscienza a chi gioverà? Caleb, non si sa quanto involontariamente, ha ultimato la programmazione di Ava.

L’andriode con coscienza è stato ultimato. Colpo di scena: Ava, con l’aiuto dell’altro androide donna, uccide lo scienziato e chiude Caleb  in una stanza. Ava ha la coscienza, ma non prova veri sentimenti, lei non è una umana,  quindi è l’uomo ad essere diventato una cavia. L’uomo ha sempre mentito, ha sempre mascherato i suoi sentimenti, lei è ragiona come un umano. Ava è cinica perchè è la copia di un uomo.

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