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ANNABELLE 2: CREATION (2017)

  • Immagine del redattore: Annamaria Niccoli
    Annamaria Niccoli
  • 11 ago 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

ANNABELLE 2: CREATION (2017)                 (di Annamaria Niccoli)


  Il film Annabelle 2: Creatin, (The Conjuring) narra la creazione della bambola malefica Annabelle, già protagonista di altri due film, che aveva come protagonisti la coppia Ed e Lorainne Warren. La regia del film è stata affidata a David F. Sandberg.


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La nuova pellicola di The Conjuring è stata proiettata in Italia al Giffoni Film Festival il 3 agosto, e appartiene al filone cinematografico delle bambole malefiche malvagie. La bambola che dall’uomo è stata creata per rappresentare l’essere umano in miniatura è usata per giocare , ed esiste dalla notte dei tempi. Il volto della bambola Annabelle ha gli occhi fissi e colorata con colori forti che servono a dare un aspetto inquietante a quello sguardo. Il film tecnicamente è un prequel (cosa è successo prima). Spesso nei film a episodi riesce sempre il primo film, gli altri presentano un “rimescolamento” della sceneggiatura, scenografie e attori; questa volta non è per questa nuova pellicola.


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Storicamente Annabelle 2 è ambientato nel 1950, nella sperduta prateria americana, conferendo così un’atmosfera particolarmente malinconica. E’ la storia del giocattolaio che creò la bambola e di come questo oggetto viene posseduto da un’anima malefica. Il giocattolaio aveva una sola figlia, Annabelle,  che morirà investita da un’auto. La trama del film, fa un balzo in avanti di 12 anni. Il fabbricante di bambole e sua moglie, i coniugi Mullis, vivono soli e che mai si sono ripresi da quel tragico evento, così decidono di ospitare una suora e sei ragazzine orfane. Per le bambine che non hanno mai avuto una casa, nel vedere quella dei coniugi Mullins è bellissima, grande, ben arredata. Per le bambine sembra tutta una favola. Ma… il giocattolaio è un uomo taciturno, la moglie nel tempo è divenuta disabile e non esce più dalla sua stanza. L’uomo impone alle ragazze che possono entrare in tutte le stanze tranne in una che è chiusa a chiave. La stanza era di Annabelle. Tutti si attengono a quella regola, tranne la piccola Janice, poliomielitica e totalmente senza famiglia. Janice riesce a entrare nella stanza di Annabelle, liberando a sua insaputa una presenza maligna chiusa in uno sgabuzzino. Janice comprende che la bambola è posseduta dall’anima della bambina morta. E’ al momento che la ragazzina scopre la possessione che inizia la vera persecuzione, perchè l’anima nascosta vuole impadronirsi dell’anima di una bambina viva, riuscendovi. Il sig. Mullins è il primo a venir ucciso in quella casa, poi verrà uccisa la mogli e madre di Annabelle. La donna però, poco prima di morire, riuscirà a confessare alla suora come l’anima della figlia Annabelle sia imprigionata nella bambola e perchè successivamente venne rinchiusa a chiave nello sgabuzzino, tutto tappezzato di pagine della Bibbia.


Ora che la suora conosce la verità è in pericolo di vita, ma se pur ferita riesce a chiudere la malefica bambola nello stanzino, cui era stata nascosta per anni. Mentre le ragazze cercano di difendersi dalle presenze maligne di quella casa Janice riesce a fuggire da quel luogo , andandosi a rifugiare in un altro orfanotrofio: Passano alcuni mesi e la bambina viene adottata; con se porterà una bambola di pezza, dai capelli rossi, (la vera bambola Annabelle dei coniugi Warren). Janice si presenterà con un altro nome, Annabelle. Ultimo salto temporale del film. Sono passati 12 anni e la giovane Janice-Annabelle ucciderà i genitori adottivi, che in realtà sono i coniugi Higgings, che vennero uccisi all’inizio del primo film, creando così un legame fra i precedenti film della bambola Annabelle.


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Il film, stilisticamente, si presenta superiore ai film precedenti,e superiore a tanti altri film horror. L’interpretazione delle giovanissime attrici è convincente. Invito a guardare i guardare su YouTube il back stage del film in lingua originale, il doppiaggio italiano è leggermente inferiore. Le giovani attrici, per l’interpretazione, sono state veramente brave tanto da adombrare l’interpretazione degli attori adulti. Anche se la trama gli effetti scenici sono molto belli. Le alternanze fra luci, ombre e suoni è veramente efficace. Le stanze della grande casa sono ben presentate da riprese che si soffermano spesso nei dettagli, con ritmi lenti e inquadrature fisse e precise. Le luci, che fin troppo spesso sono molto basse, creano un effetto claustrofobico allo spettatore.  Un film da vedere per gli amanti dell’ horror.

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