“1984” (George Orwell)
- Annamaria Niccoli
- 21 mag 2017
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(di Annamaria Niccoli)
Libri di fantascienza nel corso della storia della letteratura contemporanea mondiale ne sono stati scritti molti, pochi però sono passati dalla fantasia alla realtà, ossia profetici. Alcuni di questi romanzi sono divenuti anche dei film di grande successo, dove l’irreale, tramite gli effetti speciali, è stato reso così vero che è quasi impossibile smentire la realtà artificiale creata da quella che realmente vive l’uomo. “Dalla Terra alla Luna” di G. Verne poi venne realizzato il film da G. Melies; “The War Ironclads” di O. Wells, dove venne predetto l’invenzione del carro armato; “ From The London Times of 1904” di Twain, ove venne predetto l’arrivo di Internet e i Social Network. Il romanzo “1984” fu l’ultimo romanzo di George Orwell, ore su 24 dalle telecamere, cui l’unico ideatore, regista e ideologo è il Grande Fretello. L’uso delle telecamere decreteranno vita e morte dell’uomo. Orwell descrive un uomo costantemente condizionato dal Grande Fratello, non solo nella vita quotidiana, ma costringe l’uomo “asservito” al potere a modificare la storia dell’uomo, presa dai vecchi giornali adeguata alla nuova realtà, stabilita dall’ unico governatore della Terra, il G.F. 1984 non è poi tanto visionario, perché negli anni a venire in cui venne scritto fino ai giorni nostri, il romanzo è molto aderente alla realtà, perché nel 2017 l’uomo oltre che ad essere costantemente seguito dalle telecamere ora è sempre collegato ad Internet, dove tutti possono guardare tutti, dove tutti possono scrivere apparentemente ciò che vogliono, ma in realtà le notizie vengono veicolate o manipolate da un ristrettissimo numero di persone, che ricevono gli ordini da una sola “mente”; Inoltre la scrittura viene sempre più semplificata e impoverita di parole e significati in modo che alcune parole “pericolose” come LIBERTA’ e AMORE scompaiano. Per questo viene creata una Neolingua, creata apposta per far impoverire la lingua parlata e scritta, da ciò si originerà l’analfabetismo funzionale. Lo scritto di Orwell è ambientato in Inghilterra, che è governata dittatorialmente dal G.F. Il protagonista è Wiston Smith, che come lavoro è un semplice funzionario di quell’anomalo Stato. Il suo compito nel suo ufficio, che sembra più una catena di montaggio di una fabbrica, era di dare un aspetto d’infallibilità del Partito, tramite l’omissione delle parole scritte negli articoli conservati negli archivi del Partito. Fondamentalmente il lavoro di Wiston è di riportare indietro l’orologio del tempo, dando l’impressione al popolo oramai totalmente assoggettato e plagiato dal Grande Fratello, che il Partito e l’entità che lo comanda siano sempre esistiti. Ovvero, si deve annullare, modificare e negare tutto quel che è successo realmente in passato. Tutto deve risultare un racconto attuale, per il solo uso e consumo del popolo “indottrinato”. Nessuno deve riuscire a distinguere il vero dal falso, il bene dal male, il tempo reale da quello immaginario, il passato dal presente, “…il totalitarismo ha sconfitto l’umanità e l’umano…”
Un giorno Wiston scopre delle foto negli archivi che mostrano palesemente che la verità è manipolata e lui è l’esecutore. Wiston preso dal panico e da voglia di libertà repressa inizia a scrivere i suoi pensieri contro il Partito su un vecchio diario. Wiston però sempre controllato dalle telecamere, dai seguaci più fedeli del partito, viene inserito nella lista dei dissidenti. Il pensiero politico del Grande Fratello è filo fascista e stalinista. L’imperativo del G.F. è governare, ma l’unico modo per farlo senza essere ostacolato da “uomini pensanti” è distruggere, modificare le parole o il loro significato, con fine unico di portare la morte del pensiero libero. Più si riduce l’uso della parola, più si riduce la capacità di esprimere correttamente un pensiero o un giudizio; più si ridice un pensiero umano e lo si porta pari a quello di un automa, più un essere vivente non sarà più un uomo non pensante e più sarà plagiabile. “…Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato”. Il presente impara dal passato , anche se l’uomo, nel corso della sua esistenza sulla Terra, continua costantemente a non fare tesoro degli insegnamenti e degli errori del passato. Un tocco rosa in una scrittura tutta grigia e pesante è rappresentata da una presenza femminile di nome Julia, di cui è innamorato il protagonista. Anche lei conosce il significato di libertà, ed entrambi sognano di scappare un giorno da quel posto ameno. I due innamorati, sempre sorvegliati dall’ occhio attento e vigile della Polizia dell’Amore, verranno arrestati. Nelle carceri i due verranno sottoposti ad orribili torture, sia fisiche che mentali, compreso il lavaggio del cervello. Solo dopo un anno Wiston e Julia si rincontreranno e si confesseranno di essersi traditi reciprocamente; in questo caso non è solo il tradimento dell’amore che Orwell descrive dettagliatamente, ma è anche il tradimento della LIBERTA’.

Orwell con 1984 presenta un romanzo dalla scrittura lineare che stilisticamente è difficile e ostico nella comprensione; la trama è molto bella ma presenta le prime due parti dal ritmo lento. Il protagonista Wiston rappresenta tutti gli uomini che davanti a grandi difficoltà, davanti a grandi pensatori, l’uomo viene attanagliato dal terrore e panico, non riuscendo a sconfiggere la mente di questa “entità”, rappresentata dal Grande Fratello, ma che in realtà è solo un uomo identico a Wiston ma con un quoziente intellettivo superiore, quindi difficile da sconfiggere. Wiston detesta profondamente il G.F., ma alla fine del romanzo l’uomo è costretto a soccombere. Per analizzare sotto ogni aspetto 1984 bisogna non dimenticare il periodo storico in cui venne scritto. L’inghilterra e l’America solo da qualche anno sono usciti dal II° conflitto mondiale; solo due su tre delle più grandi dittature si sono concluse tragicamente, quelle fasciste e naziste, la terza continua a governare in modo autoritario, quella socialista dell’ Unione Sovietica. Orwell, che politicamente è sempre stato un simpatizzante della politica socialista, la critica ferocemente, arrivando fino all’ipotesi dell’indottrinamento delle masse, ed in alcuni casi si effettua anche il lavaggio del cervello, per tenere il popolo sottomesso. Tutto ciò avverrà sotto il governo di Stalin.
Nel 1984 la Apple presentò con una unica proiezione mondiale uno pot pubblicitario del nuovo Macintosh, girato dal regista Ridley Scott. Alla fine della pubblicità una voce cupa e quasi sinistra, che a molti è sembrata manipolatrice delle menti dei giovani acquirenti, recita “Il 24 gennaio Apple Computer presenterà il Macintosh. E vedrete perché il 1984 non sarà come il 1984”.
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