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DIARIO DI VIAGGIO – Storia delle Masserie

  • Immagine del redattore: Annamaria Niccoli
    Annamaria Niccoli
  • 6 apr 2018
  • Tempo di lettura: 1 min

DIARIO DI VIAGGIO –  Storia delle Masserie  (Niccoli Annamaria)  

Le Masserie sono un insieme di edifici rurali adibita ad aziende agricole, che si trovano nel sud Italia, in particolar modo in Puglia. La parola Masseria deriva Forse dal latino “Maseria” o “Maserius”. Che è la fusione delle parole “mas” campagna ed “er” casa. I primi esempi di masserie risalgono al tempo della colonizzazione greca nel meridione (VIII-VI secolo a.C.). A partire dal V secolo a.C. i Romani concentrarono le proprietà in poche aziende latifondistiche, dando origine alle “massericiae”. Nel IX secolo ad opera di Carlo Magno che creò una nuova entità rurale chiamata “feudo“.Nel meridione d’Italia le prime residenze agricole risalgono al sesto e ottavo secolo d.C., usanza che continuò sotto la dominazione saracena per poi proseguire durante il periodo Svevo-Angioino. Con l’avvento dei Normanni, nell’XI sec., che i feudi vennero trasformati in “masserie villaggio“, e con l’arrivo degli Svevi, sempre nel meridione, nacquero le “masserie regie”. Nel XV secolo l’Italia meridionale passò agli Aragonesi. Dopo il 1480, in seguito al feroce assedio d’Otranto da parte dei Turchi, che seminarono terrore e morte, re Carlo V decise di rafforzare la costa adriatica e ionica attraverso una cintura di torri di avvistamento e difesa, imponendo il rafforzamento dei castelli e dei torrioni già esistenti, ovvero delle strutture militari edificate in precedenza dagli Angioini. Con l’arrivo dei Borboni le masserie, quasi tutti di proprietà della chiesa, vennero requisite e affidate ai, massari; Questi centri rurali iniziarono ad espandersi fra il XVI e il XVIII secolo. “Le torri…” si legge nel volume di Cesare Daquino “Masserie del Salento”, pubblicato nel 1994 “costituiscono l’embrione di quasi tutte le masserie del Salento, ovvero il nucleo originario voluto da un’unica direzione organizzatrice, attorno al quale si sono gradualmente aggiunti gli addendi tipici delle masserie”; Da qui il concetto di “masseria fortificata”. Le Masserie in Puglia la possiamo trovare nella zona della Valle d’Itria, nelle province di Taranto, Bari, Brindisi, Lecce e Capitanata. Nel 1807, durante il regno napoleonico, fu istituito il catasto di tutte le costruzioni rurali su il territorio italiano, “codice napoleonico”. Subito dopo l’unità d’Italia (XIVsec.) i contadini delusi (briganti) devastarono molte di queste masserie. Queste grandi costruzioni rurali comprendevano alloggi per i contadini, stalle, depositi di raccolti e di prodotti alimentari, come caseifici e frantoi. Spesso Le Masserie erano recintate o fortificate, spesso con un’unica corte o cortile centrale. Durante il XIX e il XX sec. le masserie sono state trasformate nella loro struttura diventando in villa, spesso stagionali padronali. L’entrata delle masseria sono caratterizzate da un unica entrata costituita da un grande portone, da cui entravano carrozza di vario tipo; esse avevano una completa indipendenza dai paesi vicini. Qualche volta nelle masserie più grandi e imponenti era presente anche una piccola chiesa. Queste imponenti costruzioni negli del 1914 e 1945, in coincidenza dei due conflitti mondiali, sono andata dismesse. Dopo i conflitti mondiali, le condizioni dei contadini peggiorarono. Con la parola d’ordine “la terra a chi lavora” si emanò la “riforma agraria” che espropriò e frazionò i latifondi. La vita delle masserie subì notevoli ridimensionamenti e molte furono abbandonate o utilizzate modificando abitudini e bisogni. E’ solo nell’ultimo decennio del XX sec. che si è iniziato ad effettuare un recupero delle masseria storiche; dopo lungo e attento recupero sono state trasformate in agriturismi e Bed & Breakfast. Tutt’ora la suddivisione degli spazi nelle Masseria sono divise come un tempo, alloggi patronali e per i contadini, cortile, stalle, area di lavoro, depositi attrezzi e magazzini per i prodotti, locali per la lavorazione del latte, olive, forno, pozzi e cisterne. Architettonicamente questa costruzione si contraddistinguono in: Masseria corte; Masseria a trullo; Masseria a edificazione lineare; Masseria a casino. Grazie al recupero strutturale dei privati si è riusciti ad avere la salvaguardia e la conservazione di monumenti storici di edilizia rurale; purtroppo altre masserie sono state completamente abbandonate ed ora sono crollate, facendola diventare dei ruderi, cancellando così anni e secoli di storia.

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