DIARIO DI VIAGGIO – Salina di Margherita di Savoia
- Annamaria Niccoli
- 29 apr 2017
- Tempo di lettura: 1 min
DIARIO DI VIAGGIO – Salina di Margherita di Savoia (di Annamaria Niccoli)
Le Saline di Margherita Savoia le possiamo trovare sulla strada costiera fra Margherita di Savoia e Barletta. Esse sono saline naturali da cui si estrae il sale grazie alla vaporizzazione dell’acqua; con questo procedimento il sale è più puro. Le saline sono le più grandi d’Europa per estensione e le seconde più grandi al mondo. Si estendono per una superficie di 4.000 ettari, di cui 3.500 ettari sono adibite a vasche. Le vasche sono alimentate da idrovore che prendono l’acqua dal mare. Le vasche sono collegate fra loro da canali d’acqua e hanno salinità diversa, che va aumentando più ci si avvicina alla zona salante. La raccolta del sale avviene una volta l’anno. Quasi tutta l’area della salina è riserva naturale e all’interno di essa vi è anche l’osservatorio naturalistico”Salpi” gestita dalla LIPU.
La fauna che vive nelle saline di Margherita di Savoia è ornittica, ma anche ittica, in quanto alcune vasche sono preposte per l’allevamento del pesce. Sono presenti anche volpi e donnole. possiamo vedere il Pavoncello pancianera, il Gambecchio, il Chiurlo, il Chiulottello, la Valpoca il Fischione. D’inverno si possono vedere anche le Spatole, le Gru, gli Aironi bianchi maggiori, Oche. Le saline sono diventate luogo preferito per nidificare del Cavaliere d’Italia, l’Avocetta, il Fratino, il Fraticello, la Sterna zampenere, la Pernice di mare, il Gabbiano roseo, il Gabbiano corallino e il Fenicottero rosa.
Storia: I primi stanziamenti alle saline risalgono al IV sec. a.C. , poi il territorio venne occupato dai Romani, che posero i loro insediamenti intorno nelle vicinanze le rive del lago Salpi; è da qui che la strada Salaria passava e che collegava l’Adriatico con Roma. La zona nel 1105 prese il nome di Santa Maria de Saliniis. Per molto tempo l’intera area rimase paludosa, cui la vita per l’uomo era molto difficile, causa anche della malaria, causandone nel tempo il parziale abbandono. Durante il governo di Carlo III di Borbone le saline vennero bonificate e costruite le prime case. Grazie a questa grande opera tra il 1700 e il 1800 ci fu un grande accrescimento della popolazione. Nel 1813 i Salinari si divisero da Casale della Trinità (Trinitapoli). Nel 1879 le Saline acquisirono il nome di Margherita di Savoia in onore della prima regina d’Italia e consorte di Umberto I°. Nel 1930 venne costruito un grande magazzino con la progettazione dell’architetto Pier Luigi Nervi. Durante il secondo conflitto mondiale il Comune divenne campo dei prigionieri di guerra e di lavori forzati. Nel 1960 si passa alla lavorazione del sale in modo manuale a quella condizionata dalla macchina. Nello stesso periodo le saline passano di proprietà ai Monopoli di Stato.
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