Aokigahara – monte Fuji (Giappone) “La foresta dei suicidi”
- Annamaria Niccoli
- 6 mag 2018
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Aokigahara – monte Fuji (Giappone) “La foresta dei suicidi” (di Annamaria Niccoli)
In Giappone, ai piedi del monte Fuji, vi è una fitta foresta, meglio conosciuta come “la foresta dei suicidi“, ma anche come “il mare di alberi” è grande 35 km quadrati, direzione nord-ovest. Il Sottobosco è composto principalmente da roccia vulcanica, attrazioni principali del luogo sono la “Grotta di Ghiaccio” e la “Grotta del Vento“. Il luogo registra il più alto tasso di suicidi nel paese del Sol Levante, ed è il secondo luogo al mondo, dopo il Golden Gate Bridge di San Francisco. Ogni anno vengono ritrovate moltissime persone che si sono tolte la vita, tra i quali morti per impiccagione e overdose da farmaci. Nel 2002 sono stati ritrovati 78 cadaveri, nel 2003 i ritrovamenti sono saliti a 105, nel 2004 sono stati 108, nel 2010 vi sono stati 247 tentativi di suicidio. La vegetazione della foresta è così fitta che anche per gliIl Giappone tradizionale animali è quasi impossibile vivere. È il luogo preferito di molti registi per set cinematografici di film horror. Film registrati nella foresta sono “Grave Halloween” del 2013, “La foresta dei sogni” del 2015, “Jukai, la foresta dei suicidi” del 2016, e un romanzo del 1960, “Nami No-To“, di Seicho Matsumoto. Nella foresta si possono trovare molti cartelli che invitano gli escursionisti a telefonare per chi ne ha bisogno, come anche diverse cabine telefoniche. Secondo la tradizione giapponese la foresta e il luogo di dimora di demoni e fantasmi, (Yurei). racconti dei locali narrano che per molto tempo è stato luogo di abbandono dei malati di mente o degli anziani; proprio per questo quei malati, morti di stenti in quel luogo, si sono trasformati in fantasmi vendicativi, perché sono divenute anime prigioniere della foresta e condannate a vivere tra gli alberi. Pare che i fantasmi invitino i visitatori a unirsi a loro. (cinema)
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