“Il diario delle falene” -The moth Diaries – 2011; di Mary Harron
- Annamaria Niccoli
- 4 mar 2018
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“Il diario delle falene” – The moth Diaries – 2011; regia di Mary Harron
(di Annamaria Niccoli)
Il film “Il diario delle falene” è tratto dall’omonimo libro della scrittrice Rachel Klein per la regia di Mary Harron, pubblicato in Italia dalla casa editrice Einaudi. Il film come il romanzo sono ambientati in un college femminile Branwyn Hall, nel New England, ambientato negli anni ’60. Le ragazze frequentanti il college appartengono tutte a famiglie ricche. una sedicenne di nome Rebecca Sarah Bolger da bambina ha ritrovato il padre che si era suicidato nella vasca da bagno della loro casa. Altro personaggio importante del romanzo e Ernessa, Lily Cole, dall’aspetto magro e lo sguardo misterioso, per certi versi terrificante, che ha come sua carissima amica Lucy Black, Sarah Gadon. Ernessa ama raccontare storie antiche avvolte nel mistero. Nell’istituto avvengono strani incidenti, come la morte di un insegnante che ha osato rimproverare Ernessa, quella della studentessa Dora e della governante Emis Bobby. Inevitabilmente questi eventi misteriosi porteranno la ragazza sul baratro della pazzia. Inevitabilmente in ogni buon Libro o film di è sempre una storia d’amore, Rebecca è innamorata del professore Mr Davies. In una delle sue lezioni di letteratura il professore un giorno in vita le ragazze a leggere Camilla, di Sheridan Le Fanu. Rebecca rimarrà totalmente sconvolta dalla lettura di questo libro che si convince che la strana Ernessa sia un vampiro. Rebecca Così decide di scoprire Il nascondiglio di Ernesta virgola che è nei sotterranei dell’istituto. È qui che viene ritrovato si scopre che Ernessa è morta e spinge al suicidio chi osa leggere quel diario; Rebecca scopre la sua verità, ossia che lei si darà morte nello stesso modo in cui è morto suo padre suicida virgola nella vasca da bagno. La ragazza si ribella al suo destino e il giorno dopo ritorna nei sotterranei con una tanica piena di cherosene. Rebecca scopre Ernessa addormentata in una grande cassa, così le va a fuoco. Poco dopo intervenuti i pompieri per spegnere l’incendio Rebecca vede lo spirito della sua compagna. Tutto il film è avvolto da un alone di mistero, solitudine e di terrore, creando un vortice di emozioni da cui lo spettatore ne viene totalmente coinvolto. Il ritmo del film è incalzante in alcune parti, in altre è estremamente lento che porta lo spettatore a distrarsi, come il presunto innamoramento di Rebecca con il professore di letteratura. Il film ha una grande qualità della fotografia, anzi in alcune parti oserei dire, è stupenda. Ottima scelta dei flashback in bianco e nero, quasi a ricordare i film del cinema muto, che esalta l’anima gotica dell’opera cinematografica. Il romanzo, come il film non hanno nulla a che fare con i romanzi del paranormale, anzi è di difficile collocazione, anche se è un ottimo horror per ragazzi, essendo un’opera prima della scrittrice, porta numerosi piccoli difetti, che portano lo spettatore adulto sul baratro della noia.
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